Gli utenti possono muoversi all'interno di scenari come foreste, centri commerciali e parcheggi utilizzando i tasti WASD, mentre il sistema rigenera continuamente le immagini basandosi sull'input dell'utente e sulla cronologia dei fotogrammi. Il rendering avviene in cluster di GPU H100 situati negli Stati Uniti e in Europa, con una latenza di appena 40 millisecondi.
Nonostante l'esperienza sia ancora in fase sperimentale, con grafica sfocata e interazioni instabili, Catmull ritiene che l'applicazione di filtri basati su reti neurali possa migliorare significativamente la qualità visiva in futuro. Attualmente, il sistema presenta limitazioni come collisioni incoerenti e ambienti che si trasformano in modo imprevedibile, rendendolo più un'esperienza onirica che una piattaforma di gioco o cinematografica tradizionale.
Sebbene non sia ancora pronto per sostituire videogiochi o film, Odyssey rappresenta un passo promettente verso la creazione di ambienti virtuali interattivi generati dall'IA, aprendo nuove possibilità per il futuro dell'intrattenimento digitale.