La beta per sviluppatori segna una svolta nel settore, i sistemi operativi evolvono da piattaforme passive a intermediari intelligenti, capaci di apprendere e agire per gli utenti.
L’approccio AI-first al centro di HarmonyOS 6
Il cuore del nuovo OS è il framework per agenti AI, che permette agli sviluppatori di creare programmi automatizzati senza costruire modelli AI da zero. Richard Yu, presidente del gruppo consumer Huawei, ha annunciato oltre 50 agenti AI in arrivo da piattaforme come Weibo e Ximalaya. Non è però stata indicata una data di rilascio.
Huawei punta a trasformare il sistema operativo in una piattaforma di intelligenza artificiale, integrando l’AI direttamente nel sistema per offrire esperienze utente più avanzate.
L’ecosistema continua a crescere
HarmonyOS conta 8 milioni di sviluppatori, oltre 30.000 applicazioni e “servizi atomic”, piccoli programmi che funzionano senza installazione. È attivo su più di 40 modelli di dispositivi.
Yu ha riconosciuto il ritardo rispetto a iOS e Android, ma ha sottolineato che il 99,9% del tempo utente si concentra sulle prime 5.000 app, segno di un focus su qualità e coinvolgimento anziché quantità.
Modelli AI Pangu per l’industria
Huawei ha anche presentato Pangu 5.5, una nuova generazione di modelli AI destinati a settori come sanità, finanza, pubblica amministrazione, manifattura e automotive. Con centinaia di miliardi di parametri, i modelli si integrano con HarmonyOS per offrire una soluzione software completa e ottimizzata.
Una strategia a lungo termine
Huawei ha spedito oltre 103 milioni di smartphone e 21 milioni di tablet con HarmonyOS, metà dei quali solo nel 2024. Il sistema si sta espandendo anche ai laptop, puntando su un’esperienza unificata simile all’ecosistema Apple.
HarmonyOS 6 rappresenta la trasformazione di Huawei, da produttore di hardware a fornitore di software e servizi, con l’intelligenza artificiale al centro della sua strategia futura.